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RABOSO PIAVE

VITIGNI

Origine

Varietà per cui l’appellativo autoctono è meritato sia per origine che per lunga tradizione colturale nel territorio del Piave. La prima citazione al vitigno è del 1521, che lo colloca nella provincia trevigiana con il nome di “friulano”. Nel 1679 il Raboso venne descritto e collocato nelle zone del Piave dall’autore Agostinetti da Cimadolmo, che sottolineò la “natura forte” di quest’uva riferendosi all’asprezza del vino. Il nome del vitigno infatti proviene probabilmente proprio da queste sue caratteristiche rabbiose al palato. Un secolo più tardi, nel 1771 ad opera di Pier Antonio Camata troviamo: “si procuri così di piantar nei terreni magri e freddi viti forti, come sono le nostre belle Rabose, le quali oltre a fruttar ogni anno copiosamente, resistono più di ogni altra al freddo e alle nebbie.”

Caratteristiche Ampelografiche

  • Portamento: ricadente;
  • Apice del germoglio: quasi globoso, verde biancastro, cotonoso;
  • Foglia: pentagonale-orbicolare, un po’ allungata, di grandezza media, tri-quinquelobata, qualche volta eptalobata; seno peziolare (a lembo steso) a V aperto; lembo un po’ ondulato e bolloso; pagina superiore verde, glabra, un po’ opaca; pagina inferiore grigio-verde chiaro, provvista di leggero feltro sul lembo e di lanuggine mista a setole sulle nervature;
  • Grappolo: di grandezza media, compatto, spesso un po’ ricurvo; lungo 15-20 cm, di forma cilindro-piramidale, alato con 1 o 2 ali, di rado composto;
  • Acino: medio, sferoide, di forma regolare, sezione trasversale circolare; buccia molto pruinosa, bleu-nero, spessa, coriacea, astringente, ombelico sporgente e persistente; polpa un po’ carnosa, di sapore semplice, dolce, acidulo, astringente; succo incolore.

Caratteristiche Fenologiche e Produttive

Precoce al germogliamento e tardivo nella maturazione, è un vitigno di elevata vigoria, pertanto predilige potature lunghe proprie di forme di allevamento tipo Bellussi, Sylvoz e Guyot.