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Verso Venice to Expo Dai vigneti antichi, la salvaguardia della biodiversità



Tavola rotonda presso il convento dei Carmelitani Scalzi di Venezia con la presentazione del libro di Giovanni Negri "Il vigneto Da Vinci"

Programma
ore 11.00 Accoglienza ospiti

ore 11.15 Saluto autorità
Interverranno:
Camera di Commercio di Venezia,
Consorzio Vini Venezia,
Venezia Wine and Food,
Provincia veneta dei Carmelitani Scalzi

ore 11.30 Tavola rotonda
Interverranno:
prof. Attilio Scienza dell'Univerità di Milano, direttore scientifico del progetto di recupero delle viti veneziane;
arch. Giorgio Forti, progettista e direttore dei lavori di riqualificazione dell'orto del convento dei Carmelitani Scalzi;
Giovanni Negri, produttore di vino e scrittore
Carlo Favero, direttore del Consorzio Vini Venezia
Modera Nereo Pederzolli, giornalista

ore 12.00 Il vino nella storia di Venezia - Vigneti e cantine nelle terre dei Dogi tra XIII e XXI secolo
Presentazione del libro da parte del curatore Carlo Favero e di alcuni autori

ore 12.30 Il vigneto da Vinci
Presentazione del libro di Giovanni Negri da parte dell'autore

ore 13.00 Buffet

I vitigni antichi rappresentano un patrimonio scientifico, storico e culturale di grande importanza. Le viti, attraverso il loro Dna, raccontano come sono cambiati la viticoltura ed il territorio nel corso dei secoli. Il progetto di recupero di vecchi vigneti sparsi fra Venezia e le isole della Laguna, ricercando all’interno di conventi, broli, giardini e altri luoghi, promosso dal Consorzio Vini Venezia, s'inserisce nella mission di Venice to Expo, quella di proporre esempi di trasformazione ed innovazione nel rispetto dell’ecosistema lagunare. Il progetto si è già in parte concretizzato con l'impianto del vigneto di Torcello a cui seguirà quello all'interno del rinnovato orto del convneto dei Carmelitani Scalzi (che sarà pronto nei prossimi mesi). Lo scenario della preparazione di Expo 2015 ed un antico vigneto fanno da sfondo anche al romanzo storico - giallo di Giovanni Negri .Al centro del giallo, e della scomparsa del professor Attilio Scienza, un vigneto appartenuto nel tardo Rinascimento a Leonardo da Vinci.